Debiti formativi Piano di Apprendimento Individualizzato
A tutte le famiglie Le informazioni giunte attraverso il registro elettronico relative ai “debiti formativi” si riferiscono a ciò che l’OM n. 11 del 16 maggio 2020 prevede per quest’anno: il PAI Il PAI (Piano di apprendimento individualizzato) è predisposto dai docenti del Consiglio di classe in caso di valutazioni inferiori a sei decimi. L’art.6 dell’O.M. (Piano di »
A tutte le famiglie
Le informazioni giunte attraverso il registro elettronico relative ai “debiti formativi” si riferiscono a ciò che l’OM n. 11 del 16 maggio 2020 prevede per quest’anno: il PAI
Il PAI (Piano di apprendimento individualizzato) è predisposto dai docenti del Consiglio di classe in caso di valutazioni inferiori a sei decimi. L’art.6 dell’O.M. (Piano di integrazione degli apprendimenti e Piano di apprendimento individualizzato) richiama l’art.2. comma 2 del D.Lgs. n.62 del 2017, nel quale si stabilisce che “l’istituzione scolastica, nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o on via di prima acquisizione”.
Nel PAI sono indicati gli obiettivi di apprendimento da conseguire o da consolidare (art.3 comma 5 O.M.), ai fini della proficua prosecuzione del processo di apprendimento nella classe successiva, nonché specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. In tale documento andranno quindi indicate le discipline in cui un alunno ha conseguito una valutazione inferiore a sei decimi.
In sostanza: la scuola dal primo settembre si occuperà di organizzarsi per consentire di recuperare tutti gli alunni con insufficienze. Questo potrà occupare buona parte del prossimo anno scolastico. Quindi la comunicazione della situazione di difficoltà del proprio figlio è una informazione dovuta, ma non deve creare preoccupazione agli studenti e ai loro genitori. La promozione è, a tutti gli effetti, ottenuta. Naturalmente, l’ammissione ottenuta nonostante le insufficienze in una o più materie, sposterà il problema al prossimo anno, in cui gli alunni dovranno impegnarsi al recupero del lacune per evitare una penalizzazione nell’esito del prossimo anno scolastico.
Il D.S. Fortunato Nardelli