Ultima modifica: 24 Ottobre 2024

ISTRUZIONE DOMICILIARE – SCUOLA IN OSPEDALE

ISTRUZIONE DOMICILIARE

IL SERVIZIO

  • Il servizio di istruzione domiciliare può essere erogato nei confronti di studenti a seguito di richiesta della famiglia e di idonea e certificazione sanitaria, in cui è indicata l’impossibilità a frequentare la scuola per un periodo non inferiore ai 30 giorni, rilasciata dal medico ospedaliero o comunque dai servizi sanitari nazionali (sono esclusi il medico di famiglia e aziende o medici curanti privati).
  • Il servizio è erogato anche per periodi temporali non continuativi, qualora siano previsti cicli di cura ospedaliera alternati a cicli di cura domiciliare, oppure siano previsti e autorizzati, dalla struttura sanitaria, eventuali rientri a scuola durante i periodi di cura domiciliare.
  • Ciascuna istituzione scolastica è tenuta a mettere in atto ogni forma di flessibilità del percorso scolastico, a fronte di disagi socio-sanitari e/o economici.
  • Per uno studente temporaneamente in assistenza sanitaria domiciliare, con prestazioni domiciliari, la scuola attiva un progetto di istruzione domiciliare e, a seguito dell’approvazione dei competenti organi collegiali, comunica l’attivazione all’USR.
  • Titolari della gestione del servizio di istruzione domiciliare sono gli Uffici scolastici regionali, i quali provvedono al coordinamento e al monitoraggio delle diverse attività. Attraverso il Comitato tecnico regionale, gli USR stabiliscono la finanziabilità dei progetti presentati dalle singole scuole, anche in considerazione delle risorse finanziarie disponibili.

PROCEDURE DI ATTIVAZIONE

  • Il Consiglio di classe dello studente elabora un progetto formativo, indicando il numero dei docenti coinvolti, gli ambiti disciplinari cui dare la priorità, le ore di lezione previste. Tale progetto dovrà essere approvato dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto e inserito nel Piano triennale dell’offerta formativa.
  • Se necessario, il Dirigente scolastico può richiedere di avere accesso alle risorse del Ministero e trasmettere la richiesta, corredata dalla necessaria documentazione, al competente Comitato Tecnico regionale, che procederà alla valutazione della stessa, ai fini della successiva assegnazione delle risorse.
  • Il parere del Comitato è necessario solo al fine dell’accesso al contributo economico per la realizzazione della ID e prescinde dalla possibilità di attivare il progetto. Potendo essere avanzate più richieste e non tutte all’inizio dell’anno scolastico, i Comitato Tecnico regionale valuterà i progetti da finanziare in base all’elenco di priorità degli interventi.

IL PROGETTO

  • In generale, il monte ore di lezioni settimanali è indicativamente di 6 – 7 ore per la secondaria di secondo grado; spetterà comunque al Consiglio di classe, in base ai bisogni formativi, d’istruzione, di cura e di riabilitazione dello studente, stabilire il monte ore utile. È auspicabile contemplare l’utilizzo delle tecnologie e un’efficace didattica a distanza.
  • Sarà possibile anche predisporre un solo progetto generale per l’istruzione domiciliare, da sottoporre agli organi collegiali, che i singoli consigli di classe andranno, di volta in volta, a dettagliare con risorse e specificità, dopo aver acquisito la richiesta della famiglia.
  • Per gestire efficacemente le diverse patologie, è necessaria una sinergia fra gli insegnanti ed il personale medico di riferimento, anche per facilitare interventi di informazione e di prevenzione, che i sanitari potranno realizzare nelle classi di appartenenza degli alunni domiciliarizzati, per una migliore procedura di accoglimento (da parte dei compagni, come di tutto il personale scolastico) al loro rientro in classe.
  • Per gli alunni con disabilità certificata ex lege 104/92, impossibilitati a frequentare la scuola, l’istruzione domiciliare potrà essere garantita dall’insegnante di sostegno, assegnato in coerenza con il progetto individuale e il piano educativo individualizzato (PEI).

DOCENTI COINVOLTI

  • In generale, l’istruzione domiciliare è svolta, dagli insegnanti della classe di appartenenza, in orario aggiuntivo (ore eccedenti il normale servizio). In mancanza di questi, può essere affidata ad altri docenti della stessa scuola, che si rendano disponibili oppure a docenti di scuole viciniori; non è da escludere il coinvolgimento dei docenti ospedalieri nei termini sopra riportati.
  • Nel caso in cui non ci sia disponibilità da parte del personale docente interno alle prestazioni aggiuntive suddette, il Dirigente scolastico reperisce personale esterno.

Domande frequenti

CHI PUO’ USUFRUIRE DELL’ISTRUZIONE DOMICILIARE?

Possono usufruire del servizio di istruzione domiciliare tutti gli alunni iscritti a scuole primarie e secondarie, statali e paritarie, i quali, a causa di gravi patologie, non siano in grado di frequentare la scuola per un periodo di tempo superiore a 30 giorni, anche non continuativi. Le ore di intervento didattico a vantaggio degli alunni per i quali si realizza il progetto sono erogate in un orario e con modalità diverse rispetto alla classe di appartenenza e sono retribuite come orario aggiuntivo.

IL PERIODO DI ISTRUZIONE DOMICILIARE DEVE ESSERE CONTINUATIVO?

No, il servizio è erogato anche per periodi temporali non continuativi, qualora siano previsti cicli di cura ospedaliera alternati a cicli di cura domiciliare, oppure siano previsti e autorizzati, dalla struttura sanitaria, eventuali rientri a scuola durante i periodi di cura domiciliare. Vista l’evoluzione degli interventi e delle cure mediche, effettuati con sempre maggiore frequenza a domicilio, l’attivazione di progetti di istruzione domiciliare non necessariamente deve seguire l’ospedalizzazione.

PER QUALI PATOLOGIE È PREVISTA L’ATTIVAZIONE DELL’ISTRUZIONE DOMICILIARE?

In genere, le patologie più gravi sono quelle onco-ematologiche, quelle croniche invalidanti, le malattie o i traumi acuti e tutte quelle patologie o procedure terapeutiche che richiedono una terapia immunosoppressiva prolungata, oltre al periodo di ospedalizzazione, tale da impedire una normale vita di relazione, per l’aumentato rischio di infezioni. Le Linee di indirizzo nazionali sulla scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare (D.M.461/2019) chiariscono, ad ogni modo, che i progetti devono essere attivati per tutte quelle situazioni di malattia grave (certificate dagli specialisti del Servizio sanitario nazionale) che impediscano la frequenza delle attività didattiche per almeno 30 giorni.

È NECESSARIA LA RICHIESTA DELLA FAMIGLIA PER L’ISTRUZIONE DOMICILIARE?

Sì, è necessaria per attivare il servizio.

CHI RILASCIA LA CERTIFICAZIONE UTILE PER L’ATTIVAZIONE DELL’ISTRUZIONE DOMICILIARE?

Nei confronti di alunni, iscritti a scuole di ogni ordine e grado, anche paritarie, l’idonea e dettagliata certificazione sanitaria è rilasciata dal medico ospedaliero (C.M. n. 149 del 10/10/2001) o comunque dai servizi sanitari nazionali (escluso, pertanto, il medico di famiglia) e non da aziende o medici curanti privati.

CHI FA IL PROGETTO?

Il progetto viene redatto e realizzato dalla scuola di appartenenza dell’alunno. Il consiglio di classe lo elabora, indicando il numero dei docenti coinvolti, gli ambiti disciplinari cui dare la priorità, le ore di lezione previste. Le singole Scuole potranno, eventualmente, anche predisporre un solo progetto generale per l’istruzione domiciliare, da sottoporre agli organi collegiali, che i singoli consigli di classe dell’alunno/a (o degli alunni) coinvolti andranno, di volta in volta, a dettagliare con risorse e specificità, dopo aver acquisito la richiesta della famiglia. Tale progetto dovrà essere approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto e sarà inserito nel PTOF. Per la migliore definizione e realizzazione delle attività, la Scuola può richiedere il supporto dell’USR Toscana e della Scuola Polo regionale per la Scuola in Ospedale e l’Istruzione Domiciliare Liceo “G. Pascoli” di Firenze.


SCUOLA IN OSPEDALE

La Scuola in Ospedale (SIO) garantisce il diritto all’educazione e all’istruzione per gli studenti ricoverati nelle strutture con sezione di scuola ospedalierache non possono temporaneamente frequentare le lezioni a scuola.

Per la nostra provincia sono:

1. Azienda Ospedaliero Universitaria PISANA – Stabilimento Ospedaliero di S. CHIARA Via Roma, 63, 56126 Pisa PI

2. Azienda Ospedaliero Universitaria PISANA -Stabilimento Ospedaliero di CISANELLO Via Piero Trivella, 56124 Pisa

3. IRCCS Fondazione STELLA MARIS Viale del Tirreno, 331, 56128 Calambrone Pisa

Le indicazioni ministeriali impegnano le istituzioni scolastiche ad azioni di intervento e di inclusione per questi studenti, per garantire il loro successo formativo e sostenere il loro percorso terapeutico. 

La Scuola in ospedale (per la Provincia di Pisa la sez. ospedaliera è in carico all’IPSAAR “G. Matteotti”) opera in collaborazione ed integrazione con le singole scuole e realizza progetti per la presa in carico educativa di ciascun alunno.

ACCESSO AL SERVIZIO

  • Gli studenti ricoverati per più di 30 giorni anche non continuativi presso le strutture sanitarie ospedale possono accedere al servizio, su richiesta della famiglia, previo accordo del personale sanitario.
  • I docenti ospedalieri prendono in carico l’allievo e inizieranno l’attività secondo la tempistica e la modalità concordata con il personale sanitario e comunicheranno l’avvenuta iscrizione alla scuola di provenienza dell’alunno richiedendo la documentazione relativa al piano delle attività formative previste per la classe di appartenenza. 
  • Al termine dell’intervento il team della sez. ospedaliera invierà alla scuola di appartenenza formale documentazione sul percorso scolastico svolto. 
  • Per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, data la molteplicità dei percorsi formativi, le sezioni ospedaliere possono attivare specifiche attività didattiche contattando i docenti delle aree disciplinari disponibili ad effettuare tale tipo di attività, nelle scuole di appartenenza.
  • Se gli studenti sono ricoverati per un lungo periodo in una struttura presso cui non è presente una sezione di scuola ospedaliera, è possibile concordare con la scuola di appartenenza l’attivazione di uno specifico percorso didattico nell’ambito delle attività di istruzione domiciliare.
  • Da questo anno scolastico termina la sperimentazione regionale della piattaforma in cui venivano inseriti i progetti delle scuole per cui, si consiglia l’utilizzo del registro RESO, reperibile tramite i seguenti passaggi dal sito dell’Ufficio Scolastico Regionale: Scuola in ospedale https://www.miur.gov.it/scuola-in-ospedale-e-istruzione-domiciliare in fondo alla pagina: registro https://scuolainospedale.miur.gov.it/sio/registro/

VALUTAZIONE

  • Tutti i periodi di attività svolti presso la sezione ospedaliera concorrono alla validità dell’anno scolastico purché documentati e certificati dalla sezione scolastica ospedaliera.
  • Le valutazioni dei docenti delle sezioni ospedaliere, motivate e tempestivamente trasmesse alla scuola di appartenenza, devono essere considerate nel sistema della valutazione globale del singolo studente.

COMPITI DELLA SCUOLA DI APPARTENENZA

  • Ai Consigli di classe interessati spetta il compito di prevedere un adeguamento delle attività formative proposte, mettendo in campo tutte le possibilità previste dalla normativa in termini di flessibilità e personalizzazione dei percorsi. 
  • È opportuno che il CdC designi un docente di riferimento per seguire lo studente durante i periodi di degenza e aggiornarli sulle attività della scuola. 
  • Se le condizioni sanitarie lo consentono, è anche possibile attivare videoconferenze tra scuola e ospedale, in particolare con la classe di appartenenza, previo contatto con il personale sanitario e i docenti della sezione ospedaliera. 
  • Particolare cura dovrà essere riservata al rientro degli studenti a scuola, allo scopo di rendere il più agevole possibile il loro reinserimento. Sarà cura dei dirigenti scolastici assicurarsi che siano garantite tutte le opportunità disponibili e sia messa in atto la flessibilità didattica necessaria.

NORMATIVA SCUOLA IN OSPEDALE (SIO) – ISTRUZIONE DOMICILIARE (ID)

D.M. 461 del 6 giugno 2019

Linee di indirizzo nazionali

Manifesto dei principi e dei diritti dei bambini in ospedale