Ultima modifica: 12 Dicembre 2012

Speravo non… (Rexhino D.)

ci fosse mai stato bisogno di doverti scrivere questa lettera, a te un ragazzo di soli 16 anni con una vita davanti, a te un ragazzo così solare, allegro, con un sorriso stampato in faccia, a te che non avresti mai voluto perdere l’anno scolastico e che chiedevi la lezione anche dall’ospedale per due motivi: non perdere l’anno e sentirti vicino a noi, a te piccolo ma grande tifoso del Palermo che consideravi un Dio il capitano Miccoli, spero che tutti i suoi prossimi goal siano dedicati a te. Noi ti aspettavamo rassicurati dalle tue parole che saresti tornato, sperando che un giorno, mentre si faceva lezione, tu bussassi ed entrassi col tuo sorriso dandoci la bella notizia, e dicendo “ragazzi sto bene, da domani tornerò in classe con voi!”. Purtroppo non è stato così. Sabato sera ci è arrivata le triste notizia sulla nostra pagina di facebook dove un nostro compagno di classe ci informava dell’accaduto, ci sono rimasto molto male. Io ero convinto che la tua situazione fisica fosse in miglioramento e che presto tu tornassi con noi. Ale, tu volevi sentirti vicino a noi. Beh, tu sei con noi, sei nei nostri cuori. ciao, Ale, insegna agli angeli a tifare Palermo.

Caro Ale, io non ho parole, posso solo dire che mi ricorderò di te come il ragazzo tifoso, scherzoso e determinato che non si dava mai per vinto. Spero che tu possa essere felice lì dove sei ora. Ciao, Ale. La classe 2°C non ti dimenticherà mai!




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